Venosa, Possidente: "Riporteremo in alto il livello del calcio lucano" - I AM CALCIO POTENZA

Venosa, Possidente: "Riporteremo in alto il livello del calcio lucano"

Tony Possidente
Tony Possidente
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Negli ultimi giorni, negli ambienti del calcio lucano, tiene banco l’ipotesi di una possibile ripresa dei vari campionati regionali che, come tutti sappiamo, furono sospesi lo scorso mese di ottobre 2020 per il riacutizzarsi della pandemia che ha impedito la prosecuzione della corrente stagione agonistica. Per discutere di tutto questo abbiamo ascoltato il parere di uno dei più validi e competenti addetti ai lavori Tony Possidente che, attualmente, ricopre l’incarico di direttore sportivo dell'Oraziana Venosa. Il giovane, ma già esperto direttore sportivo originario della suggestiva frazione Possidente di Avigliano, ha già alle spalle un curriculum personale di tutto rispetto maturato negli ultimi anni negli organigrammi societari di Fides Scalera (in Promozione prima e in Eccellenza poi), Vultur (in Eccellenza) e da quest’anno nell’Oraziana Venosa (in Promozione). Competenza, serietà, professionalità, carisma, coerenza e lealtà sono le doti sportive ed umane che da sempre contraddistinguono Tony Possidente che lo scorso anno ha superato brillantemente il corso di Collaboratore della Gestione Sportiva entrando a far parte dell’Albo ADISE (Associazione dei Direttori e dei Segretari delle società sportive). 

Direttore, un suo giudizio personale sulla difficile situazione causata dal Covid e che interessa il calcio dilettantistico regionale fermo purtroppo da vari mesi?

‘’Questa situazione a mio modesto parere era prevedibile. Con questi protocolli e senza aiuti alle società era impensabile iniziare questa stagione senza problemi e, non a caso, è arrivato nuovamente lo stop forzato’’. 

Lei è d’accordo sulla decisione presa mesi fa dagli organi competenti di FIGC-LND di sospendere i campionati regionali? 

"Purtroppo sono d’accordo perché la sicurezza e la salute vengono prima di ogni cosa. Ritengo, però, che se si fossero adottate sin dall’inizio le stesse misure di prevenzione adottate nel Campionato di Serie D si sarebbe potuto giocare dando ovviamente aiuti concreti alle società visto che, la chiusura al pubblico degli stadi, ha gravato fortemente sulle società sia per ciò che riguarda gli incassi di botteghino e sia per ciò che riguarda le sponsorizzazioni’’. 

A suo parere ritiene giusta la decisione paventata giorni fa dagli organi federali ed inerente ad una possibile ripresa dell’attività agonistica dei campionati regionali? 

"L’atteso Consiglio Direttivo della LND ha preso alcune decisioni che saranno ora sottoposte al vaglio ed all’eventuale approvazione della FIGC. Il campionato di Eccellenza, se dichiarato d’interesse nazionale, potrebbe ripartire per quei Comitati che ne facessero richiesta, con l’adozione di un format senza precedenti e che lascia impietriti. Sarebbe previsto lo svolgimento dei massimi campionati regionali senza retrocessioni con la possibilità, per le società che non vogliono proseguire, di rinunciare al campionato in corso mantenendo la categoria per il prossimo anno. Questo varrebbe anche per la Serie C1 di calcio a 5 e basterebbe pagare solamente la quota di iscrizione. Ma di cosa stiamo parlando? Spero che questa ipotesi venga assolutamente modificata perché, scusatemi il termine, sarebbe l’omicidio dei principi e dei valori del calcio. Ovviamente stiamo parlando solo di proposte che saranno valutate da CTS, FIGC e Ministero dello Sport. Da uomo di sport fa male solo il pensiero che i vertici della LND possano presentare una richiesta simile’’.

Come vede il futuro del calcio dilettantistico regionale dopo che la pandemia Covid sarà superata?

"Innanzitutto colgo l’occasione per congratularmi con il Presidente Rinaldi per la neo-rinomina a capo del CRB. Sono ottimista di natura e proprio sulla base dei danni causati dal Covid abbiamo l’occasione per rifondare tutto e creare progetti lungimiranti e costruttivi. Sono sicuro che ci rialzeremo e riporteremo in alto il livello del calcio lucano. Un plauso va alle società come Rotonda, Lavello, Picerno e Francavilla che nonostante le mille difficoltà stanno portando in alto il nome della Lucania. Ed è proprio da questi esempi che dobbiamo ripartire perché se c’è voglia, serietà e professionalità tutto si può fare’’. 

Francesco Preziuso

La Redazione

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